Piccola recensione Eicma 2012
Come di consuetudine al salone della madonnina non mancano mai le novità.
All’arrivo non ci si pùo sottrarre alla visita d’obbligo, la prima, subito, allo stand dell’elica, perchè sarà pur vero che oramai si sono ingiapponesiti, sarà pur vero che i tedeschi fanno business, sarà pur vero che hanno perso un pò di quel romanticismo del passato, ma l’elica e sempre l’elica.
Quindi ci si fionda subito a vedere la nuova 1200 H2O; stand gremito , orchestra, direttore generale in conferenza stampa interazionale, flash a profusione, ma nessuno si accorge che sotto la scale ci sono due moto che puoi toccare smanettare e puoi provare la posizione di guida.
Come sempre tutto perfetto, nulla lasciato al caso, neanche le saldature da tubi innocenti, plastiche pregiate, motore scolpito nel marmo dalla grande finitura esterna, tantissime cose nuove, inutile menzionarle, per quelle ci sono i giornalisti, il resto sono; vista frontale molto arrabbiata, radiatori per il raffreddamento ben nascosti, tutto moto curato, tutto molto bello,tutto luccicante, sella un pò piccola, pulsanteria un pò da mani da chirurgo, convogliatori dell’aria un pò troppo lunghi verso il basso, sembra già un adventure, fanale un pò piatto e ottagonale, ricorda quello della Versus 1000. Tutto nuovo il layout della moto cardano e scarico, quindi questa volta le valigie le devi rendere.
Veramente fuori posto il cavalletto centrale, rimane a tre dita dal piede sinistro del guidatore, e poi sembra un paranco da officina, saldato con una piastra di metallo in testa. Orrendo.
Da valutare la posizione dei cilindri, ancora più alti da terra, e il frontale del blocco motore, ricorda vagamente quello della NSU Prinz.
Evito di commentare gli altri modelli con versioni speciali per matrimonio, anniversario, battesimo, 30’ anniversario, 90’ e funebre; in perfetto stile giapponese anni 80’; ogni anno una carena nuova.
Stradale per stradale, si va alla Ducati, per il nuovo, aggiornato Multistrada, bello fatto bene e soprattutto, dicono, molto migliorato rispetto al passato, peccato quella 190 dietro, che limita il kilometraggio e soprattutto aumenta il costo della manutenzione, la nuova pirelli dicono 10.000 km e costa 300 euro. Non mi esprimo, perchè non sono informato dei prezzi delle gomme.
Gli inglesi ripropongo le loro tre cilindri, belle, rifinite bene, belli i colori e bella soprattutto il rinvio della coppia conica del cardano, sembra fatta la sera dopo una bottiglia di sangiovese, mentre la gran tourer della inglese è proprio uguale alla Pan europan, infatti Honda non l’ha portata.
La casa dell’ala dorata presenta il nuovo scooter, il Forza 4, ma soprattutto la nuova Crosstourer 1200 titanim, black o nero; bello fatto bene, e come al solito nulla fuori posto. Veramente bello, poi se pensi che li sotto c’è un V4 a fasatura variabile e quando ci sali su e vedi che è più stretto del 1200 h20, ci pensi. e magari ti fai un viaggio. Copiata spudoratamente la Street glide in versione jap, con una goldwing bassa lunga e tutta nera, orrenda.
La tre diapason rilancia il copia incolla, con la FJ 1300, che per evitare giudizi era a tre metri di altezza, era impossibile vederla e toccarla.
Alla stand della verdona non potevano portare una trivella, allora alla hanno deciso di fare un 40’ anniversario della Kawa 6 cilindri della Z1 della Z900, buttano su un motore a 4 cilindri su una sportiva fatta con i pezzi comprati a Imola a settembre.
Dopo tale scempio cambio genere e vado alla KTM per dare una occhiata alla nuova 990, ero curioso vedere una moto con 150 cv con la ruota davanti da 21… niente da fare coperta con il telo, nel frattempo scambio due chiacchere con Fasola che mi evita la sofferenza della visione della moltitudine di modelli duke, super duke, quantioum duke, iperduke, space duke…. forse hanno esagerato un pò…
Bello lo stand Husky finalmente moto all’altezza del marchio svedese, onore al merito.
Due padiglioni vicini ma estremamente lontani, Harley e zona custom il 2 e MV e Suzuki al 4. L’americana come sempre non stravolge, innova, piano; verniciatura perlata versione 110 years of freedom, tutto bello, poi ti siedi sulla electra glide e capisci cosa vuol dire stare comodi, comodi come nel bagno di casa tua.
Certo non si può dire la stessa cosa di MV con la trepistoni e la quattro cilindri, il prossimo modello la chiameranno 17 valvole… la Rivale è la copia identica della Delirio della Bimota.
Parlando di italiane lo stand della Guzzi presentava la nuova California, moto degna, finalmente del blasone e del nome che porta, bella veramente, e finalmente curata come si deve, ti siedi sopra e ti sembra la Electra Glide. Bella veramente.
Come ultimo stand degno di nota ho lasciato il più affollato, il made in Italy, quello che veramente dovrebbe renderci fieri della nostra manifattura, si perchè se la Horex ricopre carta patinata in tutte le riviste vantandosi di un progetto che gli inglesi fecero negli anno 30’, non capisco perchè nessuno parla, di lei, le si dedica solo qualche trafiletto, le pagine intere solo in occasione dei fallimenti o dei passaggi di proprietà.
Sto parlando di Bimota, lo stand per fortuna era pieno, non si girava. Le moto tutte bellissime, non una sbavatura tutto rifinito come un ferro da chirugo, staffe pedaline, leve, telai saldature, verniciatura, tutte bellissime. Finiture, e soprattutto capacità di lavorazione dei materiali, incredibili. La cosa che attorno alla Tesi 3D c’erano Japponesi travestiti da cinesi, che facevo a gara a chi scattava più foto, i tedeschi del BMW, con cartellino imboscato dentro la giacca, discutevano sulla finiture del telaio ad omega.
Per fortuna non si vendono. Pensavano dentro la loro crauti-mente.
Non da meno lo stand della CR&S dove ho piacevolmente scambiato due chiacchere con Crepaldi e con il mitico Roberto Pattoni; delle moto la Duu è un spettacolo, una di quelle moto senza senso, però quella irrazionalità che affascina. Per me seconda solo alla Confederate motorcycle.
Ho lasciato per ultima, la zona dei custom biker, non penso interessi a nessuna questa branchia del motociclismo, malata, sporca, e puzzolente; quelli che si fanno a barba una volta a settimana, fanno la doccia, una volta al mese e vanno in vacanza con un solo paio di mutande, ma allego qualche foto per scacciare gli spiriti maligni dai garage dei BMWisti.
Saluti a tutti
Complimenti Matteo, bell’articolo e belle foto, te la cavi meglio con la penna che con la moto.
Lamps, Stefano
P.S. Dai che scherzo ;-)