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Tornati dalle Alpi Retiche

Resoconto seri-comico del bellissimo fine settimana passato a cazzaggiare sulle Alpi a cavallo dell’Austria, Svizzera e Italia.
Le Alpi.
1.300 chilometri di montagne innevate anche d’estate che, nonostante le conosciamo ormai a menadito, tutti gli anni ci chiamano a corte.

Tutti gli appasionati di moto, non possono rinunciare a portare le route sulle strade alpine, almeno una volta all’anno.

Se poi lo si fà in buona compagnia il quadro è perfetto.

Quest’anno abbiamo scelto come base per la nostra zingarata sulle Alpi, la Kaunertal, la valle dei ghiacciai che si dirama dalla Oberinntal a Prutz, per salire al ghiacciao più giovane del Tirolo.

Sappiamo che i motociclisti andrebbero aggregati per come intendono la loro passione.

C’è chi è sempre al massimo dei giri del motore, chi è sempre al massimo dei giri di forchetta, chi si porta sempre dietro la donna, zavorrina se turista e zainetto se da corsa, chi si ferma ad ogni distribure per fare il pieno e chi non si ferma proprio mai, neanche per fare pipi, chi parte sempre primo e poi si ferma e aspetta perchè non sa la strada da fare, chi fa il doppio dei chilometri a forza di sorpassare e risorpassare il gruppo.

Insomma i motociclisti sono strani, ma se la passione comune aggrega e fà amicizia, allora abbiamo svelato il segreto del nostro club, al di la del marchio, al di là del polso.

Poco importa se a Bagolino abbiamo dovuto convertire all’uso della cartina il nostro capobranco, che si fida ciecamente del suo navigatore, nonostate sotto al cartello stradale CROCEDOMINI a sinistra, tirasse insesorabilmente a destra.

Poco importa se all’Albulapass uno di noi in corriera abbia dato dietro ad un Hypermotard creando apprensione nel gruppo. Oh, non è che arriva uno vestito di pelle rossa, si mette a passare 20 moto zitto zitto e crede di andare via impunito!

Poco importa se un’altro di noi in corriera, si inventa sosia di Valentino Rossi e si mette a dar  dietro a quello che in corriera ha fatto ricredere l’omino in rosso sull’Hyper rossa. Arrecandogli non poco fastidio al morale e alla reputazione (la prossima volta nel vino gli mettiamo il valium, così hai voglia a imitare Valentino).

Poco importa se la fermata per un panino veloce sia inversamente proporzionale alla velocità delle nostre moto e si spendano 21 euro per una zuppa di orzo, orzo svizzero, ma pur sempre orzo!

Poco importa se al sabato sera, in un paesino con 25 abitanti (20 motociclisti romagnoli, 3 residenti e 2 immigrati) ai single venisse voglia di socializzare, ma col culo che si trovi una puttana di marmotta!

Poco importa se le signore della coppie, le zavorrine o gli zainetti cui si accennava prima, abbiamo dovuto sopportare il linguaggio scurrile e i modi di fare degli orsi romagnoli, una razza in via di estinzione per fortuna, rude, ma alla fine dei conti anche simpatica.

Crocedomini, Gavia, Stelvio, Resia, Fluela, Albula, Bernina, Forcola di Livigno, Gallo, Fuom, Rombo, Giovo, Pennes, i passi fatti in questo fine settimana di luglio.

20 motociclisti, amici prima che soci del nostro club,

Tanta strada e tanta volgia di divertirsi, basta questo per fare un buon club.

Ecco la foto del fine settimana

Ecco il videomontaggio

In questo fine settimana le passeggere hanno anche inparato a salire velocemente in moto

Riepilogando le lezioni:

1 – Come NON salire su una RT

2 – Come salire correttamente su una RT, stacco di coscia permettendo

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