Rieccomi per la seconda volta a compiere un viaggio in Germania per acquistare un Sidecar.
Non avrei mai pensato di dover rifare questa esperienza, credevo di portare avanti la RT1100 sino alle soglie della “pensione da Biker” e invece il destino mi ha fatto incontrare un appassionato di Sidecar Palermitano, che ha pensato bene di farselo suo.
Niente passaggio di proprietà purtroppo, forse non aveva spicci e ha pensato bene di prenderlo sù e basta, senza manco dire grazie.
Che botta di “culo” fino a quel giorno avevo sempre pensato “ma chi vuoi che se lo rubi un Side” ora starò molto più in occhio, atifurto e catenone non mancheranno mai su questa RT.
Per questo viaggio mi ha tenuto compagnia Massimo (il Kavaliere per gli amici) che si é rivelato un prezioso e insostituibile compagno di viaggio.
Con un volo da Bologna siamo arrivati a Krefel alla Concessionaria BMW Faßbender, dove il simpatico proprietario Volker mi ha consegnato il nuovo mezzo, un bel RT1150 dotato di carrozzetta della Olandese EZS.
Ripartiamo velocemente per Düsseldorf, e scopro immediatamente che nonostante la cura certosina nel preparare la valigia, ho dimenticato la giacca da moto, Massimo con il quale mi alternerò alla guida mi presta la sua, di due taglie più grande e la tendenza a perdere pezzi e colore, ma in mancanza d’altro và benone.
Il tragitto é breve, ma grazie al navigatore e alla cartina, riusciamo a perderci per bene e a raddoppiare tempo e Chilometri.
Scopriamo così che la sospensione anteriore svergola in maniera esagera sulle rotaie del Tram, si tratta senza dubbio dell’ammortizzatore di sterzo, troppo morbido, nel Side precedente il difetto era ancora più marcato, lo avevo risolto montando l’ammortizzatore di sterzo di una Mercedes 190 D, mi sà che dovrò fare la stessa cosa in questo.
Dopo una bella dormita, alla mattina di buon ora si parte all’avventura, e a turno proviamo il brivido sia del pilota, che del passeggero.
Il Kav però non gradisce i miei tentati vi scoprire la velocità massima del Side e quando arrivo ai 160 Km/k di tachimetro (146 reali segnati dal GPS) inizia a dare segni di nervosismo, chissà perché…….mah!
Riusciamo a prendere un bel temporale e testa e così collaudiamo la capottina del side, che si rivela troppo bassa e poco impermeabile, altra spesa da mettere in conto, capotte nuova.
Per il resto la moto và come un orologio, e richiede solo benzina di tanto in tanto, 15Km/L la percorrenza media, motore e cambio migliori rispetto alla RT1100, solo il minimo é un pochino troppo basso, a volte a causa del peso si fallisce la partenza.
Anche la frenata grazie all’ABS e al servofreno sono superiori alla 1100.
Per quanto riguarda il Side, la sospensione anteriore funziona meglio, più morbida come anche quella del carrozzino, si avvertono meno le buche, i rumori di carrozzeria e i cigolii.
La seduta per via della ruota esterna mi sembra leggermente più ampia, si sbatte però a volte con le ginocchia nella carrozzeria, il il cupolino più basso fà arrivare più aria sul casco del passeggero, creando un pò di rumore se non si stà bassi.
La protezione nell’EML era superiore, ma il difetto era che si stava anche più caldi quando batteva il sole, altro neo non ci sono le cinture di sicurezza, altra spesa da sostenere.
Manca anche la radio, aggingere al conto.
In compenso sotto alla pioggia non é filtrata una goccia d’acqua attraverso la chiusura dello sportello, cosa che ultimamente affliggeva l’EML.
Il bagaglio é più spazioso, ma l’EML si caricava dall’alto, rendendo più comodo l’inserimento dei bagagli.
Manca inoltre un rivestimento in moquette del vano, orrore, prossimo giro dal tappezziere per ovviare alla mancanza.
Bellissimi i cerchi in alluminio lucidato, che portano anche gomme maggiori rispetto all’EML.
Insomma ammortizzatore di sterzo a parte mi sembra superiore, và a finire che devo ringraziare il ladro che mi ha dato modo di cambiare il “vetusto” mezzo, magari se un giorno lo incontro…………………… ;-)
Anche il KAV nota i miei stessi pregi e difetti, ma lui da EX Sidecarista (possessore di Depner) dice di non trovarsi con la durezza dello sterzo, dovuto ai gommoni automobilistici.
Insomma si chiede perché devo fare così tanta fatica per portare a spasso la famiglia, non é meglio un’auto?
No!
Il sidecar é una fede, o sia ama o si odia, e dato che non vedevo l’ora di ricomprarlo e la mia famiglia mi ha appoggiato, bé vuol dire o che siamo degli appassionati o dei folli, propendo per la prima.
Tornado al viaggio, tutto scorre bene fino al secondo pernottamento, qui per un disguido prenoto una singola anziché una doppia, e scopro che il KAV russa in maniera incredibile.
Sembra di avere in camera un incrocio tra un orso, una locomotiva e un Concorde in fase di decollo.
Disperato nel cuore della notte, prendo il copriletto e il cuscino e vado a dormire nella vasca da bagno (vedi foto) mi rifarò delle ore di sono perse schiacciando qualche pisolino nel Side, non durante la guida naturalmente.
Attraversiamo sotto un bel sole il confine Austriaco passando per il vecchio passo del Brennero, il KAV passa buona parte del suo tempo a salutare un numero incredibile di motociclisti, alcuni ci guardano in modo stano, che sia il mezzo o che ci abbiano scambiati per una allegra “coppia” di Biker?
Ultima spruzza d’acqua da Imola a Forlì, e siamo arrivati, 1500Km in due giorni, devo dire neanche tanto faticosi, senz’altro divertenti.
Un grazie al KAV per avermi aiutato in questa avventura e alla mia famiglia per avermi sostenuto nell’idea di ricomprare un simile mezzo.
Lamps, Stefano.