Guidati dal bravo Sensini, che ci ha aperto i cancelli del BMW Mobile Tradition, ecco un reportage fotografico della tre giorni trascorsa a Monaco, ad opera di un piccolo ma rappresentativo gruppo di socie, socie e figli del BMW Club Romagna.
Visto il mese (Ottobre) e la prole al seguito abbiamo lasciato a casa le moto, ed optato per dei più confortevoli pulmini, divertente, a volte mi sembrava di essere in “colonia”.
Prima di arrivare al Mobile Tradition, è d’obbligo una fermata al “negozio” gestito direttamente da BMW, bello, ma i prezzi non sono particolarmente concorrenziali.
E’ possibile prenotando, veder eseguire il tagliando della propria moto, mentre si mangia nel ristorante, attraverso la vetrata.
Arrivati al Mobile Tradition, veniamo presi in custodia dal gentilissimo Signor Gutsch, che con dovizia di particolari in un bell’Inglese ci guiderà attraverso la storia della BMW, mostrandoci un bel campionario di moto ed auto.
Leggenda vuole che sia solo uno dei capannoni che BMW possiede, stipati di auto e moto d’epoca.
L’avete riconosciuta?
E’ la Victoria, moto Inglese nella quale è montato il primo motore BMW Boxer (anche se l’architettura non è quella che oggi conosciamo) creato nel 1920 da Martin Stolle in collaborazione con Friz, viene nominato M2B15 è di 494cc, 31Kg di peso, alesaggio 68x68mm, e 6.5Cv a 3000g/min, abbinato ad un cambio a 3 marce.
L’emplare presente nella collezione BMW è stata praticamente ricostruito, cercando su internet ho trovato la foto di questo “conservato”, il motore è leggermente diverso, MAH!
Ed ecco la prima vera moto 100% BMW la R32 del 1923.
MHHHHHHHH!!!!!!! mi pare di averla già vista da qualche parte, forse qui?
https://bmwmotorradclubromagna.it/Filescaricabili/BMWR32/paginiziale.htm
Andando avanti sarà come trovarsi nel Paradiso del motociclista BMW, unico neo, guardare ma non toccare.
L’unico esemplare della R/7 per ora, sembra che BMW ne possieda una seconda, ma non si ricordano dove l’anno messa.
Conosco gente che per una R 90 S chilometri zero come questa venderebbero la madre.
Onta e disonore, c’è la GS di Gaston Rahier, e manco una R 80 GS Paris Dakar sulla quale sbavare, forse non ce l’hanno, se mi fanno una bella offerta gli piazzo la mia.
Anche a macchine non scherziamo ma qui il mio interesse è notevolmente inferiore.
Tamarra.
Prototipo realizzato per le Olimpiadi di Monaco.
E per finire l’auto con il più alto valore presente nella collezione, la M1 “pitturata” da Andy Warhol nel 1977, valore stimato oltre 5 milioni di Euro,
Le mogli al seguito sono ridotte come degli stracci (uguali a quando noi siamo costretti a seguirle per ipermercati e negozi di scarpe) decidiamo di concludere la visita e ci dirigiamo presso un ristorante “Argentino” dove prenderemo una fregatura quasi epica.
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